Come può la posturologia sportiva venire in aiuto dell’atleta o dello sportivo amatore?
Analizzando la biomeccanica e l’esigenza della disciplina sportiva praticata e trovando soluzioni di allenamento INDIVIDUALIZZATE in base ai rapporti muscolari della persona.
Spesso gli allenamenti standardizzati o mirati solamente allo sviluppo della forza in angoli corti, non sempre vengono in soccorso dell’atleta, esponendolo tantissimo al rischio infortunio.
Nelle immagini sono evidenti alcune problematiche legate all’esecuzione:
– Anca flessa (lo sport richiesto prevede una fortissima estensione d’anca)
– Rinforzo muscolare esclusivamente concepito con grandi sovraccarichi e in regime concentrico (è necessario avere molta massa muscolare per essere competitivi nella velocità? che ne penserebbe Usain Bolt?)
– L’atteggiamento del bacino è spesso incoerente con quello richiesto dalla posizione (accentuamento della curva lombare e rettilineizzazione di quella dorsale da in piedi, inversione della curva lombare da seduto)
– Nessun collegamento con la gabbia toracica, evidentemente esposta in ogni esecuzione (testimonianza di nessun tipo di controllo dello stabilizzatore addominale)
– Asimmetrie posturali sui tre piani dello spazio che ne consegue una errata distribuzione dei carichi durante la fase dinamica
– Il rinforzo muscolare può aiutare la performance dell’atleta, se concepito su corrette basi biomeccaniche e collegando i giusti baricentri stabilizzatori, in base alle caratteristiche della persona.
E voi, siete sicuri di allenarvi nel modo giusto?